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Bosco di Pietra – La foresta che parla...

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Ci sono luoghi che visiti e che lasciano tracce sulla pelle, come una brezza leggera. E poi ci sono luoghi che penetrano molto più in profondità, luoghi che sussurrano antiche storie, provenienti da un tempo che non hai vissuto, ma che la tua anima riconosce. Bosco di Pietra, a Campitello Matese, è uno di quei luoghi.



Sono arrivato qui in una tranquilla mattina d'autunno, quando la montagna conservava ancora la rugiada fredda della notte. L'aria aveva quell'odore inconfondibile di terra fresca e foglie cadute, e sopra di me, il cielo si estendeva come una promessa di pace. Sapevo che di fronte a me si sarebbe svelato un paesaggio di bellezza selvaggia, ma non sapevo quanto profondamente mi avrebbe toccato.


Bosco di Pietra... Una foresta di pietra. Mi sono spesso chiesto perché l'avessero chiamato così. Ma quando ho camminato tra quelle enormi formazioni calcaree, ho capito. Non sono semplici rocce. Sono testimoni silenziosi del tempo, scolpiti dal vento e dalla pioggia, custodi di una storia che non conosceremo mai completamente, ma che rimane impressa nelle loro superfici. Queste rocce danno l'impressione di avere una vita propria, come se fossero vive, e ogni volta che la mia mano accarezza la loro superficie ruvida, sento un legame inspiegabile.

Quando ti trovi nel cuore di questa foresta di pietre, ti rendi conto che la natura non crea nulla per caso. Ogni roccia, ogni ombra ha un posto preciso, una storia che racconta in silenzio. Mi sono seduto su una di quelle pietre, circondato dal silenzio. Ho chiuso gli occhi e mi sono lasciato trasportare dal suono del vento che si infrangeva contro le rocce e sussurrava tra i rami.

Era quel tipo di silenzio che ti porta pace, ma che ti permette anche di ascoltare la voce della tua anima, quell'eco di pensieri profondi che a volte nascondiamo nella routine quotidiana.


Campitello Matese mi si è rivelato allora sotto una luce nuova. Anche se è conosciuto per le stazioni sciistiche e gli sport invernali, Bosco di Pietra mi ha mostrato un volto diverso della montagna – uno più silenzioso, più intimo. È un luogo dove il tempo si ferma, dove non c'è fretta e dove puoi riconnetterti con te stesso. Ogni pietra, ogni angolo della foresta, sembrava riflettere i miei pensieri, rispondendo a domande non pronunciate.


Quel giorno, ho sentito che la mia anima si era riposata tra quelle rocce. Mi sono concesso di essere presente, di respirare davvero quell'aria pura, di perdermi nella bellezza della natura e di trovare quella pace che a volte cerchiamo senza sapere dove trovarla.

Sulla via del ritorno, mi sentivo diverso. Era come se Bosco di Pietra mi avesse parlato in silenzio, trasmettendomi una parte della sua forza e serenità. Mi sono promesso che sarei tornato qui ogni volta che la mia anima avrebbe sentito il bisogno di fuggire, di ritrovarsi.


Bosco di Pietra non è solo un luogo. È uno stato d'animo, un rifugio per coloro che cercano qualcosa di più che semplici paesaggi belli. È una chiamata per chi desidera ascoltare le storie della natura e, allo stesso tempo, le storie nascoste dentro la propria anima.

Qui, tra pietra e cielo, ho trovato un angolo di pace. E so che mi aspetterà sempre, a braccia aperte, quando ne avrò bisogno.



29 Settembre 2024

Per Campitello Matese,
Alessandro Paranici
www.alessandroparanici.ro


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